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Il benessere del bambino è da sempre al centro della mission del centro Starbene che da anni svolge attività di diagnosi e trattamento dei disturbi del neurosviluppo e sindromi genetiche con la consapevolezza che non può esistere una buona prassi clinica senza ricerca e formazione e senza condividere fra ricercatori e operatori clinici un comune approccio allo studio, alla diagnosi e al trattamento riabilitativo che ponga in primo piano la qualità della vita del bambino e della sua famiglia.

In quest’ottica si colloca la stanza multisensoriale, uno spazio in cui il bambino, insieme all’ “accompagnatore” qualificato, può esprimere se stesso utilizzando i sensi. La stanza Snoezelen è prima di tutto un approccio alla persona. Prevede la costruzione di una relazione sensibile in cui sono offerte una moltitudine di possibilità di stimolazione sensoriale (effetti visivi, uditivi, tattili, olfattivi, propriocettivi, vestibolari e gustativi) e l’ obiettivo principale è la promozione del benessere. Con l’utilizzo di attrezzature e strumenti multisensoriali, è infatti possibile  gestire i disturbi comportamentali, favorire il rilassamento, stimolare l’esplorazione dell’ambiente, favorire il contatto e la relazione interpersonale, instaurare relazioni positive nella cura quotidiana, promuovere il benessere della persona e anche sostenere la relazione con i famigliari.

 

I bambini vengono accolti nella stanza e seguiti dalle nostre educatrici, la Dott.ssa Carmela Camigliano (Tutor DSA, tecnico aba con Master di I livello dalla diagnosi all’intervento psico educativo e operatore qualificato in approccio Snoezelen I livello ISNA-MSE) e  la Dott.ssa Antonella Le Piane (Tecnico Aba e Assistente analista del comportamento con Master di I livello in Applied Behavior Analysis e Modelli di intervento comportamentale intensivo e precoce nel disturbo dello spettro autistico, operatore qualificato in approccio Snoezelen I livello ISNA-MSE).

La stanza sensoriale viene utilizzata con un approccio terapeutico/riabilitativo  per persone che si trovano in situazioni di fragilità, come persone con demenza o con altre patologie neurodegenerative, per persone con diversi tipi di disabilità, per persone in situazione di dolore cronico.

Per bambini/ragazzi/adulti con difficoltà di apprendimento si mette in campo invece un approccio pedagogico/educativo. Ma la stanza può anche essere un luogo ludico/ricreativo per individui o piccoli gruppi di persone, accomunati dal desiderio di “staccare la spina”!

Dott.ssa Carmela Camigliano

Dott.ssa Antonella Le Piane