L’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della sanità, come si legge nella sua costituzione, è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. Questa definizione è l’assoluto ideale a cui tendere nell’assistenza e nella cura della persona.

Una delle condizioni ormai più comuni che allontana da tale condizione di benessere è l’obesità che in Italia ha un’incidenza stimata fra il 10 ed il 15% della popolazione generale. Secondo l’Istituto Superiore di sanità si tratta di uno dei principali problemi di salute pubblica.

Cos’è l’obesità?

E’ una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di un’alimentazione scorretta e di una vita sedentaria. Si tratta di una malattia seria e debilitante. L’eccessivo peso corporeo usura le articolazioni e la colonna vertebrale. Le energie e la voglia di muoversi ed eseguire una sana attività fisica declinano a ogni chilo che si aggiunge al nostro corpo.

A causa dell’obesità si sviluppano malattie metaboliche gravi che facilmente diventano croniche e difficilmente risolvibili con la terapia medica. Ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete mellito sono solo alcune tra le più importanti patologie che si riscontrano nei pazienti obesi.

Oltre al benessere fisico viene minato anche il benessere psichico con gravi conseguenze sulla qualità della vita e le relazioni sociali.
Il sonno notturno, ad esempio, è disturbato dall’eccessivo peso e senza che ce ne si renda conto, l’obeso va in apnea durante il riposo. Arriva meno ossigeno al nostro organismo. Si dorme male e durante la giornata si è stanchi e svogliati.

Man mano che l’età avanza, il paziente è costretto quindi a destreggiarsi fra diversi specialisti: dietisti, psicologi, cardiologi, diabetologi, endocrinologi, pneumologi, ortopedici, fisiatri ecc…

Quando ricorrere a un intervento di chirurgia bariatrica?

Negli ultimi decenni un ruolo decisivo nella terapia dell’obesità è stato assunto dalla chirurgia Bariatrica. Dalla fine degli anni 70 negli USA si è iniziato a trattare l’obesità attraverso interventi chirurgici che negli anni recenti sono diventati sempre più mirati, più efficaci, meno invasivi.

A seguito di fallimenti di percorsi e terapie dietetico-comportamentali, il paziente obeso in una età compresa fra 18 e 65 anni può essere candidabile ad interventi chirurgici bariatrici muovendo così i suoi primi passi nell’approssimarsi all’ideale “stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” auspicato dall’OMS.

Il percorso con il Centro Starbene

Il Centro StarBene, con le sue varie professionalità e risorse, permette non solo di compiere questo primo passo, ma di proseguire in tutto il cammino riabilitativo e mantenitivo.

Gli interventi chirurgici dei pazienti che afferiscono allo StarBene vengono eseguiti presso il Centro di Chirurgia Bariatrica del Policlinico San Marco di Zingonia (BG) con tecnica laparoscopica mini-invasiva.

Di fondamentale importanza per la buona riuscita e l’ottenimento di un risultato definitivo senza recidive di obesità è un adeguato follow-up, innanzitutto clinico e successivamente, se necessario, strumentale, attraverso visite ambulatoriali, sia chirurgiche che dietistiche che psicologiche, a cadenze differenti sempre nel pieno rispetto delle linee guida.

Starbene accompagna il paziente dall’inizio del percorso e fino alla fine. Dopo l’intervento infatti, si inizia il protocollo dietetico in regime da ricovero, sotto la supervisione dell’equipe multidisciplinare, poi dopo le dimissioni si ritorna al domicilio.

Seguono poi i controlli clinici ambulatoriali chirurgici presso il Centro StarBene a 1 mese, 3-6-9-12 mesi e successivamente con cadenza annuale (o anticipata, a seconda delle differenti necessità clinico-terapeutiche). In tale sede verranno concordate con gli altri specialisti del Centro StarBene le ulteriori terapie di supporto necessarie per il percorso di cura.

Lo specialista il Dottor Matteo Uccelli

Il dott. Matteo Uccelli (circa 1500 interventi di Chirurgia Bariatrica negli ultimi 5 anni come primo operatore), collaboratore del prof. Olmi da oltre 10 anni, ha cooperato attivamente nella ideazione e creazione del Centro di Chirurgia Bariatrica di Zingonia. Attualmente ricopre il ruolo di Aiuto – Referente Chirurgia Bariatrica presso il Chirurgia Generale ed Oncologica – Centro di Chirurgia Laparoscopica Avanzata – Centro di Chirurgia dell’Obesità del Policlinico San Marco GSD (Zingonia -BG).

Starbene è centro accreditato dalla Regione Calabria per l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) garantita dal Servizio sanitario nazionale.

In cosa consiste l’Adi lo spiega il dottor Walter Geremicca, già primario del servizio di Medicina Trasfusionale, specialista in Immunoematologia e responsabile dell’organizzazione dell’assistenza domiciliare integrata presso il Centro Starbene.

Che cos’è l’assistenza Domiciliare integrata?
Comprende numerosi fattori riguardo la salute dei pazienti che non possono più accedere, per motivi strettamente legati alle loro patologie, agli ospedali e ambulatori. In questo caso è la sanità che interviene direttamente a domicilio.

Come è organizzata l’assistenza?
Secondo uno schema multidisciplinare. Innanzitutto si parte da un’accurata diagnosi e dalla scelta della terapia in simbiosi con il medico curante. Assicuriamo visite specialistiche, fisioterapia, igiene personale e tutte quelle prestazione utili, come ad esempio analisi del sangue che, di norma, richiedono l’accesso a strutture sanitarie. L’obiettivo insomma, è quello di evitare di far spostare il paziente dal proprio domicilio. Sostituiamo, nel nostro piccolo, l’ente ospedaliero o altri istituti.

Quanto è importante prendersi cura del paziente in un ambiente a lui familiare?
Quando il paziente non viene spostato dalla propria casa ha una percentuale maggiore di guarigione. Rimanendo tra le sue cose, insieme ai suoi cari, si sente rassicurato e lo stato d’animo incide tanto in un numerose patologie. Ma non solo, sarebbe cruento spostare un malato, soprattutto grave, dal proprio domicilio per portarlo nelle varie istituzioni sanitarie.