Con il termine dorsalgia s’intende una patologia che coinvolge il tratto dorsale della colonna vertebrale.
Le cause più frequenti di dolore a questo livello sono una ipercifosi o un crollo vertebrale osteoporotico. Entrambe sono patologie prevalentemente riscontrabili nei pazienti anziani che con l’avanzare dell’età tendono a “curvarsi in avanti”.
L’aumento della curva cifotica toracica provoca uno squilibrio delle forze di carico su tutta la colonna e in particolare sulle vertebre dorsali, le quali avranno quindi la tendenza a cuneizzarsi.
Allo stesso modo però, anche in pazienti giovani che assumono abitualmente posture errate, l’accentuazione della cifosi mette in tensione la muscolatura dorsale che diventa dolente e nel tempo potrebbe essere causa di dolore o della formazione di protrusioni ed ernie discali.
Riabilitazione per dorsalgia
A seconda della causa che determina la dorsalgia il paziente può presentarsi con dolore acuto a seguito o meno di uno sforzo o di un trauma, che si accentua con i movimenti respiratori.
In genere, è sempre presente una contrattura muscolare dei paravertebrali dorsali.
Il primo obiettivo del programma terapeutico è quindi la riduzione del dolore e della contrattura che si ottiene attraverso l’utilizzo di terapie fisiche come tens, laser, tecar, impacchi caldo-umidi e ultrasuoni, ma soprattutto con la massoterapia decontratturante dei paravertebrali dorsali e lombari, romboidei e trapezi.
Parallelamente è necessario l’allungamento muscolare dei suddetti muscoli che sono generalmente ipertonici e retratti e una correzione posturale dell’assetto globale del rachide.
Alla scomparsa del dolore il programma rieducativo si incentra sull’attività aerobica consentita e sul recupero muscolare degli stabilizzatori dell’addome e dei muscoli di spalla e dorso che presentano deficit di forza.