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L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, è associata a diverse patologie, quali malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, ed è principalmente causata da fattori genetici, da un’alimentazione scorretta e dalla sedentarietà; può insorgere in ogni fase della vita e può essere transitoria o duratura.

L’obesità può essere prevenuta, quando non dipende da una specifica patologia, ma bisogna intervenire su più fattori, non solo comportamentali e psicologici, ma anche ambientali e sociali.

Per questo motivo è stata istituita nel 2015, la Giornata Mondiale dell’Obesità, che ricorre il 4 marzo in tutto il mondo, e ha lo scopo di sensibilizzare cittadini e istituzioni e di incoraggiare l’adozione di stili di vita corretti, insistendo in particolare sulla prevenzione in età evolutiva. L’obesità in età evolutiva, infatti, rappresenta un elevato fattore di rischio per lo sviluppo di obesità in età adulta.

Per prevenire sovrappeso e obesità non bisogna rinunciare ai sapori, ma è importante modificare le proprie abitudini alimentari, e un risultato soddisfacente si ottiene dalla somma di tante piccole e costanti attenzioni.

Ecco i consigli della dottoressa Chiara Polimeni, nutrizionista del Centro Starbene

  • Fare la spesa possibilmente quando vi sentite non affamati; preparare una precisa lista della spesa e acquistare solo gli alimenti della lista. Imparare a leggere le etichette nutrizionali; non avere in casa alimenti a elevata densità energetica pronti per il consumo (es. dolci, salumi, formaggi);
  • Non assaggiare durante la preparazione dei pasti, portare a tavola solo ciò che si vuole mangiare, masticare ogni boccone a lungo e assaporare il cibo.
  • Utilizzare olio extravergine d’oliva piuttosto che burro o margarina; preferire metodi di cottura che non richiedano l’aggiunta di grassi. Utilizzare spezie, erbe aromatiche per insaporire e padelle e pentole con fondo antiaderente, cottura a pressione, ecc..;
  • Nelle occasioni sociali è importante non arrivare a tavola troppo affamati, limitare numero e porzioni degli alimenti, essere coscienti di ciò che si sceglie, gustare il piacere della compagnia e non solo quello del cibo
  • Fra gli spuntini preferire il consumo di frutta fresca, frutta secca, yogurt magro piuttosto che merendine.
  • Burro e margarina nei dolci possono essere sostituiti dallo yogurt magro, le torte possono essere farcite con frutta fresca, le crostate di frutta vanno preferite alle torte ripiene.
  • Seguire una dieta varia, limitando il consumo di sale, grassi saturi, zuccheri semplici (abbondanti soprattutto nei cibi confezionati);
  • Aumentare il consumo di fibre alimentari (frutta, verdura, legumi, cereali integrali) e di alimenti freschi, di stagione e preferibilmente a Km 0;
  • Limitare il consumo di bevande alcoliche. L’alcol è nocivo per la salute degli organi, è una importante fonte di calorie ed è privo di nutrienti;
  • Dare ai bambini un buon esempio in materia di alimentazione, coinvolgendoli nella scelta e nella preparazione dei pasti;
  • Fare una regolare attività fisica: almeno 30 minuti/giorno di camminata a passo veloce; usare le scale piuttosto che l’ascensore, e se volete chiacchierare con un amico, fatelo passeggiando piuttosto che sorseggiando un drink seduti al bar.

Hai deciso di cambiare il tuo regime alimentare? Affidarsi ad un esperto della nutrizione è fondamentale. Perché? Lo spiega la dottoressa Chiara Polimeni, nutrizionista del centro Starbene.

Chi è il nutrizionista?

Il nutrizionista è una figura professionale che elabora piani alimentari personalizzati in base alle diverse esigenze del paziente, e lo accompagna verso un percorso di rieducazione alimentare, aiutandolo a modificare il proprio stile di vita e il rapporto con il cibo. Inoltre si avvale di una strumentazione in grado ad esempio, di rilevare le percentuali di massa grassa e magra, in modo da avere un quadro più chiaro e preciso della composizione corporea del paziente.

Quando rivolgersi al nutrizionista?

L’opinione comune è che ci si debba rivolgere al nutrizionista solo per perdere peso, in realtà il nutrizionista si occupa di molti aspetti della salute associati all’alimentazione, si pensi non solo alle patologie, quali ad es. il diabete o l’ipertensione, ma anche a situazioni fisiologiche, come la gravidanza, l’allattamento, l’adolescenza.

Inoltre il nutrizionista insegna al paziente a nutrirsi correttamente, lo aiuta a perdere peso in modo graduale grazie ad una dieta equilibrata, evitando gli errori tipici delle diete fai da te e delle diete “lampo”. Se perdere peso è complicato, aumentare il peso non è più semplice, in questo caso è importante seguire un’alimentazione ipercalorica ma allo stesso tempo sana ed equilibrata.